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La struttura della versi e simmetrica: la precedentemente quartina e incentrata sul passero e sulle sue abitudini di attivita, la seconda sul cantore, perche vive una condizione similare verso quella dell’uccello. La terza e dedicata per un confronto fra i due, cosicche mette per antitesi la senilita che tutti e due vivranno: quella del passero sara soltanto la porzione decisivo della energia in quanto il caso gli avra riconosciuto, quella del rimatore sara costellata di rimpianti e pentimenti attraverso gli anni della giovinezza sprecati.
La canto e pregna delle ancora profonde contraddizioni vissute dal cantore e vede una serie di temi asse della sua poetica contrapposti: decrepitezza e eta giovanile, dolore e immondizia attraverso la vita e amore durante l’esistenza, pessimismo e ottimismo, caterva e lontananza. Tutti questi duelli vengono inseriti nella telaio di una ponderazione sulla strappo fra conforto di alloggiare e angustia tempo dalla pensiero sulla concretezza. La terza eta e vissuta che una “detestata soglia” e il nostalgia della eta giovanile (il “tempo migliore”) e in precedenza con insidia, ancor precedentemente perche questa non solo veramente occhiata. Sopra quanto miglior opportunita della persona, oltre a cio, e mezzo da consuetudine, la gioventu e in questo luogo associata alla avvio. Dall’altra parte al cordoglio, Leopardi parla ed della nostalgia perche provera dal momento che il opportunita della eta giovanile sara oramai sciupato, a causa di una vita ricca di emozioni lasciate avviarsi e non vissute.
Di la a richiamare, per struttura e dimostrazione, per Silvia, la lirica e allora una tipo di autoritratto di Leopardi e della sua adolescenza; egli non attribuisce la sua sconforto alla organizzazione che lo circonda o alla natura, pero e ben consapevole cosicche insieme deviazione dalla sua incertezza e dal proprio senso di incapacita sessuale, caratteristica affinche gli impediscono di creare un catena per mezzo di gli prossimo e, di deduzione, rallegrarsi delle gioie della persona con maniera partecipativa. La adolescenza non e isolato occhiata che un testimonianza, pero vissuta, specifico l’utilizzo del opportunita vivo, mezzo nell’eventualita che si trattasse di un circostanza presente.
Almeno appena per altre poesie di Leopardi, ancora ne Il passero introverso ci sono molte immagini indefinite e vaghe, molto care al cantore, perche stimolano l’immaginazione. “Alla campagna”, “per lo seren”, “torre antica”, “campagna rimota”: questi sono tutti riferimenti indefiniti, complementi di luogo indeterminati, affinche contribuiscono per ricordare lontane ampiezza nel menestrello e mediante chi lo diritto.
Il passero introverso e fertilizzante da tre strofe di statura incognita, cono libera cambio di endecasillabi e settenari; le rime non seguono uno schema metrico prefissato (e spesso abbandonano la situazione liminare in presentarsi come rime al metodo, es. “armenti”-“contenti”). Il passo espanso e indeterminato del componimento e conferito grazie all’ampio utilizzo di enjambements (vv. 1-2; vv. 5-6; vv. 9-10; vv. 15-16; vv. 17-18. ).
La poesia e costituita da una lunga apostrofe all’uccello, etereo interlocutore del poeta (solitario nell’ultima ottava il passero deserto sara sostituito da “amore” per una cambiamento apostrofe). Un’altra allegoria prolissita principio del testo e il paragone che il menestrello instaura frammezzo a lui e l’uccello. Altra figura prolissita primario e la similitudine: la giovinezza rappresenta la adolescenza; il invecchiamento il termine della giovinezza.